Come curare i piedi in un cammino

Come curare i piedi in un cammino

Un cammino di più giorni non è solo una questione di scarpe o di zaino: i tuoi piedi sono i veri protagonisti dell’avventura. Se non li curi per bene, rischi vesciche, dolori e fastidi che possono rovinare tutto. In questo articolo ti spiego come dare ai tuoi piedi l’attenzione che meritano durante un trekking, con consigli pratici da mettere subito in pratica.


1. Preparazione prima della partenza

1.1 Taglia le unghie e limale bene

Prima di infilarti le scarpe, controlla le unghie: devono essere corte e senza spigoli. Unghie troppo lunghe o con bordi irregolari si impigliano nella calza, premono contro la punta della scarpa e possono creare vesciche o addirittura ematomi sotto l’unghia.

1.2 Allenamento graduale

Se non sei abituato a lunghi cammini, inserisci a cadenza regolare qualche uscita di 1–2 ore nelle settimane precedenti. Questo aiuta pelle e muscoli del piede ad abituarsi al carico e alla pressione, riducendo il rischio di fastidi nei primi giorni di trekking.

1.3 Scegli le calze giuste

Io ti consiglio sempre calze a cinque dita Ortles Run: avvolgono ogni dito, riducono l’attrito interno e favoriscono la traspirazione. Porta almeno due paia e alternale ogni giorno (così le fibre riposano e la calza dura più a lungo). Se le alterni, eviti anche che si formino cattivi odori e batteri, perché ogni paio avrà il tempo di asciugarsi completamente.


2. Materiali e protezioni

2.1 Crema protettiva o anti-attrito

Prima di partire, spalma un velo sottile di crema specifica tra le dita o sulle zone a rischio (tallone, parte interna sotto l’alluce). Ci sono creme anti-attrito o stick appositi per trekking: creano una barriera che scivola leggermente e riduce la formazione di vesciche.
Va molto bene la comune vasellina.

2.2 Proteggi le zone più sensibili

Se hai già punti in cui sai che tendenzialmente ti vengono vesciche (sotto il secondo o terzo dito, dietro al tallone), applica un cerotto preventivo o usa i cosiddetti “dotter” (pezzetti di materiale adesivo preformato) per creare uno strato di protezione extra. Così anche se il calore e lo sfregamento aumentano, la pelle rimane più al sicuro.


3. Durante il cammino: cura quotidiana

3.1 Controlla i piedi a ogni pausa

Fermati qualche minuto ogni mattina e controlla i piedi: togli calze e scarpe, asciuga i piedi con un asciugamano sottile e osserva la pelle. Se vedi rossori o piccoli sfregamenti, fermati, asciuga bene e applica uno strato di crema anti-attrito. Se cominci già a sentire un fastidio, applica un cerotto, in modo da proteggere l'area.

3.2 Cambia le calze se si bagnano

Le nostre calze Ortles Run hanno la caratteristica di asciugarsi molto velocemente. Se attraversi un torrentello o prendi un acquazzone leggero, le calze si asciugheranno subito (indossa sempre scarpe traspiranti!).

Se invece è una giornata piovosa e quindi non c'è tempo sufficiente a far asciugare le scarpe, fermati almeno una volta per cambiare calze. Camminare con calze umide significa aumentare il rischio di vesciche. Strizza delicatamente la calza bagnata, indossa quella asciutta e, se puoi, fai asciugare al sole la calza bagnata – altrimenti appendila allo zaino dove prenda un po’ d’aria.

3.3 Asciuga e pulisci i piedi

Nei rifugi o alle tappe intermedie, appena arrivi togli calze e scarpe, lava i piedi (anche solo con una salvietta umida). Asciugali con cura, soprattutto tra le dita. Se senti fastidio, applica una crema idratante leggera, ma evita prodotti molto grassi che rendono la calza scivolosa. In alternativa, un po’ di talco aiuta i piedi a rimanere asciutti e protetti.


4. Prevenire le vesciche e i dolori

4.1 Scegli la scarpa giusta

Questo punto sembra banale, ma una scarpa di tre numeri in più o in meno può fare la differenza. La suola deve essere stabile, la tomaia avvolgente ma non troppo stretta. Se senti punti di pressione, non aspettare: allenta o sistema i lacci, magari inserisci un plantare più morbido.

4.2 Regola bene i lacci

Impara la tecnica dei “nodi di blocco” sul collo del piede: così eviti che la scarpa scenda (se è troppo larga) o stringa solo in alto creando un punto di pressione. Se senti che il piede scivola in avanti, puoi usare il trucco di incrociare i lacci in diagonale prima di infilare l’ultimo occhiello: tiene più fermo il tallone.

4.3 Fai brevi pause di scarico

Ogni 1–2 ore di cammino, cerca un punto d’appoggio dove sollevare il piede, scuoterlo, magari fare qualche passo girando a lato o su un masso, lasciando riposare muscoli e articolazioni. Anche pochi secondi bastano per dare sollievo e ridurre l’accumulo di calore nella pianta del piede.


5. Riparazioni veloci e rimedi d’emergenza

5.1 Kit di pronto intervento per i piedi

Nel tuo sacchetto di primo soccorso tieni sempre:

  • Cerotti specifici per vesciche (tipo Mepilex o Compeed).
  • Un piccolo stick di crema anti-attrito.
  • Un tubetto di disinfettante delicato e una garzina sterile.

5.2 Se spunta una vescica nuova

Non bucarla subito: se è piccolissima e non fa male, prova a proteggere con un cerotto specifico senza romperla, così la pelle sotto resta più pulita. Se invece è grande, infetta o molto dolorosa, asciuga bene con garza sterile e, dopo il disinfettante, fai una piccola puntura con ago sterile sul bordo per far uscire il liquido (lascia intatta la pelle sopra), poi ferma con un cerotto imbottito.

5.3 Riparare una piccola lacerazione di pelle

Se la pelle è già rovinata, pulisci bene la zona, applica una crema antibatterica e copri con un cerotto a piastrella o con una garza più cerotto. Lascia respirare il più possibile, ma evita di camminare a piedi nudi per non sporcare la ferita.


6. Dopo la tappa: cura serale dei piedi

6.1 Massaggio e stretching

Sdraiati e incoraggia la circolazione sollevando i piedi per qualche minuto. Poi, con una crema o un olio, massaggia la pianta del piede con movimenti circolari: parte dal tallone, passa sotto l’arco plantare fino alle dita. Fai qualche allungamento del polpaccio e dei muscoli del piede, ad esempio arrotolando una bottiglia di plastica con la pianta sopra: basta un paio di minuti per togliere tensioni.

6.2 Controllo delle unghie e della pelle

Ogni sera dai un’occhiata veloce: taglia unghie se serve, valuta se ci sono nuove callosità o pelle dura. Se noti macchie scure sotto l’unghia, asciuga e tieni d’occhio nei giorni successivi: potrebbe essere un ematoma dovuto a piccole microlesioni.


7. Comportamenti da evitare

  • Camminare a piedi nudi nei rifugi: anche se l’idea di far “respirare” i piedi può sembrare buona, camminare a piedi nudi sui pavimenti comuni aumenta il rischio di micosi o infezioni fungine. Meglio un paio di ciabatte leggere.
  • Ignorare i primi segnali di fastidio: un pizzicore o un leggero rossore se non viene gestito subito si trasforma in vescica aperta in poche ore. Quando senti che una zona pizzica o “tira”, fermati e intervieni prima di riprendere il cammino.
  • Scarpe troppo al risparmio: investire in una buona scarpa da trekking di qualità paga in resistenza e comfort. Scarpe economiche possono avere suole poco ammortizzate o materiali di bassa qualità, aumentando lo stress sui piedi.

Conclusione

I tuoi piedi sono la base di ogni passo e meritano cura e attenzione costante durante un cammino. Ricorda di:

  1. Prepararti prima di partire: taglia unghie, fai allenamenti graduali e scegli calze e scarpe adatte.
  2. Proteggere le zone più sensibili con cerotti e creme anti-attrito.
  3. Controllare i piedi ogni giorno: cambia calze, asciuga e pulisci.
  4. Gestire le vesciche con kit di pronto intervento e tecniche corrette.
  5. Coccolare i piedi la sera con massaggi.

Seguendo questi semplici passaggi, potrai camminare per chilometri senza pensieri, con la sicurezza di piedi sempre in forma. Buon cammino!

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