Endless Peaks: correre le Alpi con Francesco Tomè

Endless Peaks: correre le Alpi con Francesco Tomè

Appena senti pronunciare “2.500 km” e “165.000 m di dislivello”, ti vengono i brividi: eppure è proprio ciò che Francesco Tomè affronterà dal 20 giugno, correndo lungo l’arco alpino da Vrata (Croazia) al Colle di Cadibona (Svizzera-Italia), in un viaggio di 60 giorni che diventerà il documentario “Endless Peaks” sostenuto dal CAI. Con lui ci siamo noi di Ortles Run, pronti a fornirgli le nostre calze a cinque dita per trasformare ogni chilometro in una carezza ai suoi piedi.

(fonte: Instagram Francesco Tomè)

Un ragazzo, una passione che non conosce limiti


Francesco ha 25 anni, è fiorentino, studia cinema a Milano e porta nel cuore l’amore per le montagne che il padre, socio CAI da quattro decenni, gli ha trasmesso fin da ragazzino. Già nel 2020 ha raccontato in un documentario la traversata a piedi delle Alpi Apuane e, un anno dopo, è salito in bici da Firenze al Monte Bianco, esperienze che hanno acceso in lui la voglia di superarsi continuamente.

(fonte: Instagram Francesco Tomè)


Perché correre dove finisce il mondo


Non è una gara cronometrata, ma un endurance trail: 40 km e 3.000 m di dislivello al giorno in media, correndo quasi sempre sul Sentiero Italia, senza abbandonare l’idea di fermarsi a respirare ogni panorama. Francesco punta a vivere “tappa dopo tappa” più che a inseguire un tempo: la vera vittoria è sentire il corpo come “una macchina che funziona perfettamente” e raccontare alle persone cosa vuol dire perdersi e ritrovarsi in montagna.


Il supporto tecnico di Ortles Run


Per un’impresa del genere, ogni dettaglio conta: le nostre calze a cinque dita garantiscono aderenza perfetta, riducono lo sfregamento tra le dita e gestiscono al meglio umidità e traspirazione, anche dopo ore di corsa continua. E grazie al consiglio di alternare due paia per far “riposare” le fibre, Francesco potrà contare su piedi sempre protetti e pronti all’azione.

La preparazione mentale e logistica

I veri giganti di questa storia non sono solo le montagne, ma la mente: “le prime due settimane saranno un muro”, ammette Francesco, che ha scelto di spezzare il grande obiettivo in tappe gestibili e di allenarsi con corse lunghe sulla resistenza, grazie anche al supporto di Mugello Outdoor. Lo zaino da 20L con l’essenziale, i rifornimenti organizzati da un team di 25 persone e il sonno tra rifugi e campeggi sono il cuore operativo dell’impresa.

(fonte: Instagram Francesco Tomè)

Un progetto che va oltre lo sport


Oltre alla corsa, Francesco ha appena diretto il docu-film “La Restanza” e pubblicato il libro omonimo, storie di chi sceglie di restare nei borghi di Toscana ed Emilia. Questo spirito di “restanza” – resistere restando – si riflette anche nella sua capacità di affrontare sfide senza fine, e ora tu puoi farne parte semplicemente seguendo il racconto sui nostri canali.


 

Segui l’avventura di Francesco sui social, scopri i retroscena del documentario e sostieni il progetto “Endless Peaks” con un like o una condivisione. E se stai progettando il tuo prossimo cammino, ricorda: con Ortles Run ai piedi, ogni vetta diventa più vicina.

Buona corsa!

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