Piede piatto o cavo: differenze e consigli per chi cammina o corre

Piede piatto o cavo: differenze e consigli per chi cammina o corre

Quando decidi di uscire per una camminata o una corsa, i tuoi piedi sono la base di tutto. Se hai un piede piatto (o semipiatto) oppure un piede cavo (con un’arcata plantare molto alta), sapere la differenza fa davvero la differenza: ti aiuta a scegliere scarpe, calze e strategie per proteggerti dal dolore e migliorare la performance. In questo articolo scoprirai cosa cambia tra piede piatto e piede cavo, perché può influire su cammino e corsa, e come le calze a cinque dita possono essere un prezioso alleato.


Che cosa significa “piede piatto” e “piede cavo”

  • Piede piatto (pes planus) significa che l’arco plantare mediale è ridotto o assente, la pianta del piede è più a contatto con il terreno, e questo può alterare la distribuzione dei carichi durante la camminata o la corsa.
  • Piede cavo (pes cavus) invece è caratterizzato da un’arcata plantare elevata, scarso contatto della pianta con il suolo, e una maggiore rigidità del piede.

In entrambi i casi, le caratteristiche anatomiche influiscono sulla biomeccanica: in un piede piatto spesso c’è una maggiore pronazione, un arco che non ammortizza bene e un affaticamento precoce; nel piede cavo può esserci un appoggio su punte o bordi, una minore area di contatto che porta a sovraccarichi localizzati e una maggiore rigidità.


Perché è importante per chi cammina o corre

Se cammini o corri con un piede non “neutro”, i rischi aumentano: dolori al tallone, alla pianta, affaticamento del polpaccio, instabilità e rischio di lesioni.

  • Con piede piatto: la mancanza dell’arco può ridurre l’abilità del piede di fungere da “molla”, rendendo più difficile la propulsione.

  • Con piede cavo: l’arco troppo pronunciato può rendere l’appoggio instabile, con limitata capacità di ammortizzazione e un salto veloce al passo successivo, che può affaticare.


Le calze a cinque dita: un supporto per entrambi i casi

Non sono la soluzione per cambiare la forma dell’arco in modo miracoloso, ma possono diventare un supporto concreto se cammini o corri con piede piatto o cavo. Ecco come:

  1. Separazione delle dita e occupazione dello spazio
    Quando indossi calze tradizionali, le dita sono spesso costrette una sull’altra. Le calze a cinque dita permettono ad ogni dito di muoversi singolarmente, contribuendo a migliorare la propriocezione, l’appoggio e la distribuzione del carico lungo la pianta del piede. Uno studio scoping afferma che le calze con dita “may have potential benefits in preventing and managing foot-related issues” come stimolo sensoriale e distribuzione del carico.

  2. Maggiore coinvolgimento muscolare
    Lasciare le dita libere contribuisce ad attivare meglio i muscoli intrinseci del piede, utili soprattutto in condizioni di arco scarso (piede piatto) che necessita di un “micro-supporto” muscolare maggiore, oppure in arco alto (piede cavo) dove serve stabilità.

  3. Migliore distribuzione della pressione e comfort
    Le calze a cinque dita, separando le dita e favorendo una calzata più ampia nel puntale, possono aiutare a ridurre le zone di sovraccarico sulla pianta o sui bordi, utile soprattutto per chi ha piede cavo e carica male. Allo stesso tempo favoriscono la circolazione e riducono l’umidità tra le dita, fattore spesso sottovalutato.


Come usarle nel contesto del piede piatto o cavo

  • Inizia gradualmente: se stai cambiando abitudini, indossa le calze a cinque dita nelle camminate o corse leggere, per 15-30 minuti, aumentando lentamente.

  • Abbina scarpe adeguate: per piede piatto scegli scarpe con buon sostegno dell’arco o plantare adeguato; per piede cavo opta per scarpe con suola ammortizzata e puntale comodo. Le calze da sole non bastano.

  • Esercizi complementari: soprattutto per piede piatto, esercizi come l’arco attivo (doming), sollevamenti delle dita, camminata su gradino delle dita; per piede cavo, stretching dell’achilleo e mobilità dell’arco.

  • Verifica comfort e sensazioni: se senti subito sollievo, meno stanchezza, minor “tirare” nella pianta o nei bordi del piede, è un buon segnale. Se senti dolore nuovo o aumento del fastidio, fai una pausa e consulta un professionista.


Se cammini o corri con piede piatto o piede cavo, riconoscere la tua condizione è il primo passo. Le calze a cinque dita non risolvono da sole questi problemi, ma possono essere un valido supporto: migliorano la propriocezione, favoriscono una migliore occupazione della pianta del piede e stimolano l’attivazione muscolare. Utilizzale con costanza, abbinale a scarpe e esercizi adeguati, e potrai sentire un passo più fluido, stabile e meno faticoso. Buon cammino con libertà… e dita libere!

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